Sono nato nel 1978, nel giorno in cui si festeggia la Repubblica Italiana ma che è anche il giorno in cui ha debuttato in nazionale Antonio Cabrini. Del resto il Calcio e lo Sport in genere hanno sempre rappresentato una fetta importante della mia vita, regalandomi amicizie granitiche, affetti sinceri, insegnandomi che è bello vincere ma che non c’è vergogna nel perdere. Ho potuto anche conoscere persone molto diverse da me comprendendo che non sono migliore o peggiore di nessuno, sono solo differente.
Si può imparare qualcosa da chiunque e a tutti si può insegnare a propria volta qualcos’altro. Il mondo non è diviso tra bianco e nero, il mondo è grigio, il colore della sintesi. Guai a credere di poter costringere nero a diventare bianco, o viceversa.
Esiste un fil rouge tra lo sport e la mia altra grande passione, quella per la cucina. Ho cominciato a cucinare con passione grazie allo Sport costretto dal rigore del mio Personal Trainer in palestra, seguendo un’alimentazione che rispondesse a dei criteri ben definiti; eppure l’idea di condannarmi a una nutrizione basata su soli riso, pollo e patate mi è parsa da subito inaccettabile. Così ho iniziato a studiare il valore nutrizionale dei cibi e come armonizzarne sapori e calorie facendo sintesi in delle ricette che oggi si definirebbero impropriamente “fit”.
Ti stupirai nel sapere che il Gamberone Rosso di Mazara ha neanche 100 kcal per 100 grammi, con 13 gr di Proteine, 1 di carboidrati e 1 di grassi. Invece 100 gr di filetto di platessa panato industriale hanno 250 kcal, con 12 grammi di proteine, 28 di carboidrati e 10 di grassi.
Mangiar bene, qualsiasi sia l’obiettivo, è divenuto così il mio dogma.
Quindi è giunta la pandemia, il lockdown, la solitudine in casa e il tempo libero; è così che la fissazione è detonata trasformandosi in passione.
Ogni impedimento è giovamento, si dice.
Oggi la mia vita ha così due grandi passioni; io non potrei essere più felice di così.